Dopo questo lungo periodo di lockdown, si procede lungo quella linea che va verso la voglia e la capacità di contare
sulle proprie percezioni per ripartire da dove si era rimasti vivendo con una nuova cognizione data dal riadattamento sociale. Il Mabos ospiterà tre artisti: Tania Bellini, Luca Mannara e Francesco Di Meola, accompagnati da Francesca
Giordano che curerà l’aspetto logistico e comunicativo della residenza raccontandoci la sua visione e percezione dei lavori proposti dagli artisti. I progetti presentati si concentrano su un’interazione tra uomo e natura, costruire e arricchire legami interpersonali e individuali per recuperare il senso della vulnerabilità umana assumendone consapevolezza dando così un valore al tempo reale. Esperienza che si può acquisire tramite visioni alterate e contaminate che agiscono sui sensi. Sarà possibile seguire la residenza sulle piattaforme social Facebook ed Instagram dove verranno raccontate le prime visioni del curatore sull’approccio iniziale e la percezione degli artisti con gli elementi del luogo e l’interazione reciproca.