Collettivo ADE

installazione – fotografia / poesia sonora
Aldo Tomaino Domenico Benedetto D’Agostino Elisabetta Longo


Quattro stanze minime è il nome di un vissuto che si articola in micro-universi e si rifugia nell’essenzialità di spazi circoscritti. Quattro mani, due voci, uno sguardo – che ora vuole moltiplicarsi – e l’orecchio distratto dall’incombenza della vita fuori. Una solitudine profonda e straziante che si aggrappa alla possibilità di un dialogo con l’altro, che si fa riverbero di significati condensati. Infine, l’occasione per tutti di entrare, senza bussare, e fare i conti con la ristrettezza. Un’installazione che sintetizza i propri codici espressivi, un dialogo tra media differenti, dalla fotografia alla sound poetry, all’interno di uno spazio in cui l’interazione è obbligatoria e fa il verso all’essenzialità dei gesti quotidiani: sedersi, azionare, attendere, mangiare, osservare, ascoltare, difendersi. Un ambiente angusto che accoglie i fruitori uno per volta per un’esperienza sensoriale immersiva.

Suggerimenti per l’uso:
• entrare uno per volta
• isolarsi dall’ambiente esterno chiudendo porta e finestra
• accendere la luce
• sedersi
• azionare il lettore cd